sabato 28 novembre 2009

Così, si uccide la musica!

Siamo arrivati a quota 1000 visite! E per festeggiare vi riporto un articolo di Repubblica.it uscito questa mattina, sulla scandalosa situazione del diritto d'autore in Italia. Gli squali discografici cercano in tutti i modi di accaparrarsi gli ultimi spiccioli rimasti agli esercenti di bar e ristoranti, ma non capiscono che così uccidono la musica e il mercato radiofonico nazionale! La cultura libera non può essere un'opinione, deve essere un diritto per tutti! Per questo vi consiglio di leggere "Cultura libera" di Lawrence Lessig, perchè è il testo più completo sul caos dei diritti d'autore (è anche scaricabile gratuitamente dal web). Di seguito riporto l'articolo.

"Basta avere una radio, un lettore cd o una tv e, naturalmente, tenerli accesi. Che faccia da sottofondo in un negozio, siano note soft in un ristorante, una compilation "sparata" dal parrucchiere o in un bar, e persino un disco messo su in parrocchia: tutto questo ha un costo, come per la musica in discoteca.

Rivendicato in migliaia di lettere che stanno arrivano agli interessati. I gestori di pubblici esercizi, negozianti e artigiani sono infuriati: fanno fatica a capire perché, se c'è il diritto d'autore corrisposto alla Siae, per l'utilizzo in pubblico di musica registrata si debba versare un altro compenso che va nelle casse delle case discografiche.

Non si tratta di una truffa ma dei diritti (connessi a quelli d'autore) previsti da un articolo di una legge del 1941. Sì, una legge del secolo scorso. Cifre comprese tra 70 e 600 euro in base all'ampiezza del locale, riscosse dal consorzio dei fonografici Scf, che riunisce le case discografiche e tutela oltre 300 imprese. C'è chi si adegua e paga, anche perché diverse associazioni di categoria hanno stretto accordi con Scf ottenendo sconti (tra gli altri Federdistribuzione, Confcommercio, Federmoda). E c'è chi minaccia di ricorrere al giudice e invita a non pagare.

Confesercenti, Cna, Confartigianato rimproverano ai discografici di battere cassa con modalità aggressive e con tariffe stabilite in modo unilaterale. "Semplicemente rivendichiamo un diritto finora non gestito - precisa Gianluigi Chiodaroli, presidente di Scf - con campagne informative e accordi con le associazioni di categoria che tengano conto dei differenti contesti in cui viene usata la musica". "Circa due anni fa - aggiunge - dai grandi distributori ci siamo spostati sul territorio. Mandiamo 30-40mila lettere l'anno".

Sono diverse le tariffe previste per bar e ristoranti e quelle per i negozi o gli alberghi "tarate" in base al numero di stelle e di stanze. Il bacino è vastissimo: basti pensare che in Italia oltre il 75% dei bar e più del 50% dei ristoranti usano musica regolarmente, secondo le stime. All'inizio gli agenti Scf si sono concentrati nel centro-nord. Da qualche mese il Consorzio si è affidato alla Hunter, un'azienda con sede in provincia di Pavia, per organizzare rilevazioni su tutto il territorio. I controlli sono aumentati: gli incaricati fanno un'ispezione e avvertono il consorzio che invia al titolare il bollettino da pagare.

Edi Sommariva, direttore generale Fipe che rappresenta gli esercizi pubblici della Confcommercio, ammette: "È un adempimento in più che la categoria non si meritava, ma c'è una legge e va rispettata. Però siamo riusciti a stabilire una cifra condivisibile". Mentre Tullio Galli, direttore Fiepet (Confesercenti), non si dà per vinto. "Noi consigliamo di strappare queste fatture - afferma - Contestiamo il metodo con cui vengono eseguite le rilevazioni". E avverte che dal 2010 si rischia il caos: "La Siae ci ha fatto sapere che da gennaio anche lei riscuoterà il diritto connesso per conto dell'Afi, l'Associazione fonografici italiani. C'è bisogno di un unico regolamento".

Messi a dura prova dai download pirati, i discografici ora cercano di riscuotere quei diritti un tempo pagati solo da chi usava la musica a fini di lucro. "È un tributo inaspettato, una gabella per gli associati", continua Galli. Ed Ettore Cenciarelli, del dipartimento organizzazione della Cna nazionale: "Le imprese artigiane sono prese di mira, parrucchieri e carrozzieri ricevono le lettere sulla base della semplice deduzione che venga usata la musica o di ispezioni camuffate. Sparano nel mucchio, colpiscono anche pizzerie al taglio: che hanno a che fare con locali e pub? Chiediamo che le istituzioni facciano chiarezza. Ma in alcuni casi ci siamo già rivolti al giudice". Intanto, se chi paga oggi ha diritto a uno sconto, chi rifiuta corre il rischio di incorrere anche in sanzioni. "
(Repubblica.it - http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/cronaca/radio-bar/radio-bar/radio-bar.html?ref=hpspr1)

giovedì 4 giugno 2009

Nella provincia denuclearizzata

A 12 km di curve di curve dalla vita. Non 6 come cantava Bersani. Io sto bene, tu stai bene, stiamo tutti bene e siamo tutti felici. Felici di vivere la nostra insignificanza e guardare il mondo scorrere in tv, senza nemmeno averlo mai provato ad ascoltare. Siamo soli, immensamente soli. Non sappiamo più nemmeno per chi votare. Siamo soli, rinchiusi nel nostro scrigno di piccole ricchezze, inutili. Siamo soli attaccati solamente all'idea di un portafoglio pieno. Pieno di sciocchezze e di pezzi di carta ignifughi utili solo per pippare un po' di felicità istantanea.
Dimenticata. Dimenticata oramai in ogni giorno che passa, la grazia di qualcosa che si ama. La grazia di chiamarti, voltarti e sentirti, di non vergognarsi per essere nati nel lato sbagliato del mondo.

mercoledì 18 marzo 2009

Con la morte in bocca

Ci risiamo ancora.
Tutte le volte che provo sensazioni sgradevoli mi sento a mio agio. Asciuttezza delle fauci, secchezza oculare, mal di circolazione alle gambe, viscidume sulla pelle... sembra che questo mi faccia stare bene. In effetti, sentire la morte nella propria bocca è una sensazione splendida.
Non pensate male, parlo di quella morte del lasciarsi andare, del sorriso amaro, ubriaco e senza sfondo, senza sottofondo musicale. Di quella morte che ti inventi quando ne hai bisogno, quando vuoi sentirti viva, quando senti che le gambe cedono, ma il cuore no e quando hai qualcuno intorno a te che conta veramente.
Siamo tutti uguali, un' accozzaglia di geni incompresi, nessuno mai ci darà fiducia. Nessuno mai ci dirà realmente chi siamo. Nessuno di noi lo saprà mai.
Siamo tutti uguali, un'accozzaglia di gente in cerca di qualcosa in cui sperare.
Ma avrò sempre qualcuno su cui contare!
Grazie a chi cammina con me, anche se su strade diverse.

giovedì 19 febbraio 2009

Post Bellico

Credo di aver perso la ragione del tempo. Credo di aver perso il vostro modo di pensare. Non riesco a raccontare la mia storia senza che venga fuori un dilemma. Ho perso la MEMORIA.
Non so più chi sono, che penso, cosa volgio. Non riesco a capire cosa state cercando di impormi. Il mio modo di essere? il mio voto elettorale? la mia dignità?
Se permettete, VORREI DECIDERE IO DI CHI ESSERE SERVA. O se essere padrona almeno dei miei gesti. Non ho più tanti sogni commestibili da poter masticare, solo tanta bava alla bocca.
Qual è il potere? qual è il vero potere attribuito alla massa pensante? chi decide per me?
Quelli che benpensano... Non so più da quale parte stare, se essere buona o cattiva. Esiste solo l' UTOPIA del bene comune. Siamo solo tutti uguali, tutti uguali. Non mi sento più libera dentro la pancia della sicurezza.
E' forse un crimine scappare?

Post Bellico

giovedì 12 febbraio 2009

a volte ritornano...

In questo istante mi sento come un'ex che ritorna all'immporvviso dopo anni di assenza. Piano piano, si ritorna sempre sui propri passi, senza fretta. Scusate, ma ultimamente ho preferito la penna, il microfono e le cuffie, alla tastiera e allo schermo del pc. Ma non vi preoccuapate, non è cambiato nulla! E per dimostrarvelo vi dedico il testo di questa splendida canzone... mi ci sono troppo intrippata ultimamente!


HO ANCORA LA FORZA - F.Guccini; L. Ligabue


Ho ancora la forza che serve a camminare,
picchiare ancora contro per non lasciarmi stare
ho ancora quella forza che ti serve
quando dici: "Si comincia !"

E ho ancora la forza di guardarmi attorno
mischiando le parole con due pacchetti al giorno,
di farmi trovar lì da chi mi vuole
sempre nella mia camicia...

Abito sempre qui da me,
in questa stessa strada che non sai mai se c'è
e al mondo sono andato,
dal mondo son tornato sempre vivo...

Ho ancora la forza di starvi a raccontare
le mie storie di sempre, di come posso amare,
di tutti quegli sbagli che per un
motivo o l'altro so rifare...

E ho ancora la forza di chiedere anche scusa
o di incazzarmi ancora con la coscienza offesa,
di dirvi che comunque la mia parte
ve la posso garantire...

Abito sempre qui da me,
in questa stessa strada che non sai mai se c'è
nel mondo sono andato,
dal mondo son tornato sempre vivo...

Ho ancora la forza di non tirarmi indietro,
di scegliermi la vita masticando ogni metro,
di far la conta degli amici andati e dire:
" Ci vediam più tardi ..."

E ho ancora la forza di scegliere parole
per gioco, per il gusto di potermi sfogare
perché, che piaccia o no, è capitato
che sia quello che so fare...

Abito sempre qui da me,
in questa stessa strada che non sai mai se c'è
col mondo sono andato
e col mondo son tornato sempre vivo...

giovedì 31 luglio 2008

Pausa Estiva!

Vedete questo posto meraviglioso??? Io domani sera sarò proprio là, a fare invidia a tutti voi! Per la precisione in Calabria, a San Nicola Arcella. E non vedo l'ora di tuffarmi in acqua, rosolarmi al sole e mangiare mozzarelle di bufala a volontà!
Bene, auguro ovviamente buone vacanze a tutti gli sporadici lettori di questo blog.
Ci riaggiorniamo fra un paio di settimane!
Aloa

martedì 29 luglio 2008

Mare, mare, mare, ma che voglia di arrivare!

Finalmente in vacanza!
Non ne vedevo l'ora! Sono stanca e non vedo l'ora di tuffarmi nel mare di qualsiasi spiaggia italiana! Per fortuna ad alleviare la strana sensazione di cazzeggio (non c'ero più abituata) che sento in questi giorni, ci sono come al solito i miei vecchi amici, anche quelli che vedo una volta l'anno!
Intanto pregeherei chiunque abbia una mente creativa (ma anche chi non ce l'ha!) di potermi dare un'idea simpatica e originale per fare un RADIODRAMMA. Ebbene sì, mercoledi scorso il Prof. ma ha gentilmente consigliato di tornare a settembre perchè il mio poliziesco ambientato a Napoli con tanto di colpo di scena finale, non gli è andato granchè a genio!
Quindi se non sapete che fare e volete aiutarmi (ve ne sarei molto, ma molto grata), pensate ad una storia qualsiasi, pensate all'ultima puntata di questa storia che deve essere lunga al massimo 2 minuti e che riesca (in questi 2 minuti) a riassumere e a far capire l'intera storia, possibilmente con colpo di scena finale!
Chi ci capisce è bravo!
Ciao